giovedì 28 febbraio 2013

Di pecora e simili...

Dalla Sicilia alle stalle si potrebbe quasi dire, visto la spesina in questione effettuata ieri presso
la fattoria appena fuori porta. Tra la neve sciolta e le pozze di fango, mi sono avventurata per acquistare la mia preferita.
Tuttavia per rimanere in tema ecco un altro post (oggi super rapido) ispirato agli ovini, fornitori
di cose buone!
Tra i vari piaceri per il mio palato c'è la ricotta al forno!
Grande mistero fino ad un po' di tempo fa! Ma da quando un gentiluomo mi ha svelato la "ricetta"
la preparo spesso!
È sempre ottima, io la cucino così; spennello con del rosso d'uovo il formaggio (se si può compratelo direttamente alla fonte= fattoria)poi cospargo di sale ed inforno a 160* per 40-50 minuti circa.
Il tempo di cottura dipende un po' dalla grandezza del pezzo, in pratica deve risultare
soda ed asciutta con alcune parti più dorate.
Naturalmente per chi non amasse il gusto marcato della pecora, la ricetta viene bene anche con ricotta
di mucca o capra. Anche a me capita di cambiare!
Si può mangiare fredda ma io l'adoro tiepida accompagnata da verdure cotte o un'insalata ricca!
A presto!

giovedì 21 febbraio 2013

Ricordi di Sicilia












































In questi giorni sono in vena di pensieri caldi, memorie di viaggi molto molto dolci...
sarà la classica scusa per preparare cibo calorico?
A volte per coccolarsi un un po' serve un bel salto nel passato, altre volte serve scappare lontano!
E a questo proposito oserei proprio dire: erano anni che dal mio forno non uscivano brioches!
Una volta, alla domenica mi alzavo di buon'ora, quando ancora la casa dormiva, (termosifoni compresi!), a passo felpato mi intrufolavo in cucina ed armata di tanta buona voglia impastavo
queste dolcezze, attendevo con pazienza il tempo della levitazione ed infornavo per l'ora di colazione... altri tempi!!
Ora mi servono le cannonate solo per aprire gli occhi e prendere contatto con il mondo... sarà l'età!?
Ieri mentre cercavo qualcosa tra le pagine sconnesse del ricettario ha rapito la mia attenzione
la carta giallo paglierino un po' scolorita e macchiata su cui anni fa avevo appuntato la ricetta in questione.
Sul retro di questo pezzo di carta compariva una frase in siciliano con ricetta annessa, che di certo risale al mitico viaggio "téte a téte"  nei dintorni di Trapani  quasi dieci anni fa.
Ricordo con precisione il pasticcere che mi fece assaporare le "iris" alla ricotta e alla crema di pistacchio! Era maggio e l'aria sapeva di mare, sole e di natura! La tentazione è stata troppo forte, anziché ricordare solo con la mente...ho impovvisato le mie brioches vecchia maniera con ripieno siciliano!


 Brioches ricotta e cioccolato

Ingredienti:

per l'impasto:
260 g di farina
80 g di zucchero ed un cucchiaio
1 uovo piccolo
45 g di burro fuso e 20g
20 g di lievito di birra
latte 120g e 50 g

per il ripieno:
100 g di ricotta di pecora
2-3 cucchiai di gocce di cioccolato
2 cucchiai di zucchero

Sciogliere il lievito nei 120 g di latte tiepidi con lo zucchero.
Mettere la farina in una ciotola ed aggiungere il latte con il lievito, il burro fuso e l'uovo.
formare l'impasto, un po' appiccicoso e lasciar lievitare coprendo il recipiente 40 minuti
vicino ad un termosifone (acceso!), oppure semplicemente lontano da correnti d'aria.
Preparare la farcia unendo in una ciotola ricotta, cioccolato e zucchero, mescolare bene.
Trascorso il tempo necessario, riprendere l'impasto, lavorarlo un po' e formare 9 pallette* schiacciarle formando una fossetta che andrà riempita ciascuna con un cucchiaio di ricotta e richiuse sigillando bene ogni parte della pallina.
Disporre le palline in una teglia foderata con carta forno: la forma sceglietela voi, l'importante che stiano una accanto all'altra distanziate di mezzo cm.
Lasciar lievitare ancora per 30 minuti. Sciogliere il burro nel latte scaldandoli a fuoco lento. unire lo zucchero. Cospargere la brioches con il latte ed infornare subito a 200° per 40-50 minuti.
Trascorso un tempo inferiore potrebbe scurirsi la superficie, quindi coprirla con carta d'alluminio.
Una volta cotta sfornare e se la parte esterna risultasse troppo bagnata lasciar asciugare per qualche altro minuto in forno senza teglia. Servire tiepida o fredda.

*nella mia foto si contano 8 pallette/porzioni, perché non avevo una teglia sufficientemente grande per disporle a cerchio. Va benissimo una teglia quadrata o rettangolare.

venerdì 15 febbraio 2013

Lenta ripresa!












































La settimana sta finendo e sembra che la bufera sia passata... o quasi!

Ci siamo persi il carnevale ed anche lo sdolcinatissimo S.Valentino... mmmhh a dire il vero
non è che proprio mi dispiaccia!
Mi autorizzo ad annoverare questi ultimi due appuntamenti nell'agenda nera delle feste che evito
con cura!
Mi ripeto con questa scusa che l'influenza è capitata a fagiolo e così ho potuto esimermi dal friggere dolcetti e preparare piatti a forma di cuore!...  :-P
Ieri come ultimo giorno di "degenza", ho portato in tavola senza fatica il pollo allo spiedo
del Signor supermercato con terribili patatine annesse ed avanzi di ogni genere.
Stamattina di buon umore  ho frullato tutto ciò che avevo, il risultato che è quasi un finger food, lo vedete nelle immagini ed il gusto l'ho promosso con il piccolo Pietro subito dopo il mezzodì.










































Polpettine di pollo morbide
con formaggio & sesamo

ingredienti:
250 g di pollo allo spiedo
(senza ossa e con un pezzetto di pelle, so che fa un po' orrore ma dà quel saporino in più).
50 g di grana
40 g di fontina
6-7 foglie di salvia
2 rametti di timo
30 g di sesamo tostato
20 g di pangrattato + 20 g di farina gialla
70 g di latte
1 fetta di pancarrè
sale, pepe, olio

Mettere nel frullatore il pollo a pezzi con la salvia ed il timo, poi versare in una ciotola capiente.
Frullare i formaggi ed aggiungerli alla carne con anche il sesamo precedentemente tostato
in una padella antiaderente per pochi minuti.
Infine frullare il pancarrè ed unirlo al resto. Salare e pepare, poi versare lentamente il latte e formare un impasto omogeneo e morbido.
Con le mani unte di olio formare delle palline da 20 g l'una (se ricordo bene ne vengono circa 24)
poi rotolarle nel mix di pangrattato e farina gialla.
Scaldare bene una pentola antiaderente con un filo d'olio e passare velocemente le polpettine facendogli prendere un po' di colore e sciogliendo così il formaggio che contengono.
(Non devono cuocere perché il pollo era già stato arrostito!)
Servire ben calde e regolare di sale!

lunedì 11 febbraio 2013

La neve e una torta.

Ecco qua gli ultimi famosi scatti prima di finire a letto con una bella inluenza! Fuori nevica tantissimo e sotto al piumone tra poco mi addormenterò! Ci tenevo a condividere anche solo queste quattro righe, chissà quanti di voi oggi faranno palle di neve, beh tiratene una anche per me!...
Ci rivediamo dopo la "bufera"... Buongiorno settimana!
Torta di carote e mandorle

Ingredienti:
L'unità di misura la sciegliete voi, una tazza da tè va benissimo.
1+ 1/2 tazza di farina
1 tazza di carote grattuggiate
1/2 tazza di mandorle tritate
1 tazza di zucchero
1/2 tazza di olio di semi
2 uova
1 cucchiaio di cannella
150 g di acqua tiepida cicra
1/2 bustina di vanillina
1/2 bustina di lievito
zucchero a velo per guarnire e panna montata per servire

In una ciotola capiente battere i tuorli con lo zucchero, unire olio, cannella e gradatamente l'acqua, infine la farina con il lievito e la vaniglia.
Amalgamare bene poi aggiungere le carote con le mandorle.
Montare gli albumi con un pizzico di sale e con cura unire al resto dell'impasto.
Imburrare una teglia sufficientemente capiente (ideale è uno stampo da ciambella alto).
Infornare a 180° per 70 minuti, se dopo un po' la superficie si dovesse seccare coprire con un foglio di carta d'alluminio e proseguire la cottura. Se l'impasto è molto liquido potrebbe servire altro tempo di cottura, la torta è cotta quando infilando la lama di un coltello quest'ultima esce pulita.




lunedì 4 febbraio 2013

Sei un pollo!

Buondì e buon lunedì al profumo di pane tostato!!
(A volte in cucina si accumulano pagnotte avanzate... ancora buone ma ... un po' mollicce, con un buon coltello preparo qualche fettina, 4-5 minuti tra le piastre calde e il mio snack-colazione preferito è fatto... :- ) 
Comincia così la mia giornata, compiuti i soliti gesti quotidiani ed i soliti doveri, mi siedo alla mia postazione e gironzolo per il web, leggo molti post, commento poco per il poco tempo e raccolgo spunti ed informazioni!
Accedo alla mia pagina carico le immagini ed eccomi a raccontare. 
Dopo una domenica di sole oggi è ancora una meravigliosa giornata ed è proprio ciò che serve per risollevarmi dai malumori e le fatiche di questi giorni...
Permettetemi quatto-cinque righe di riflessione poco affini al tema gioioso della cucina: abbiamo la fortuna di essere circondati da cose belle e viviamo in un corpo sano, in una casa dignitosa, assistiamo ogni giorno al miracolo della vita che cresce e nonostante tutto ciò (che è molto, moltissimo) a volte perdiamo l'orientamento ed oserei dire il senso "della vita"... ( mi riferisco solo agli interessati), penso che sia davvero un peccato! Vorrei tanto trovare un paio di lenti nuove per mostrare questo, a chi vede ofuscato il lato buono delle cose. So che questa non è la soluzione, ma di certo aiuterebbe molto!
Insomma con quest'aria frizzantina di oggi mi viene comunque voglia di sorridere e comunicare con chi per piacere o per caso inciamperà tra le mie pagine che sempre raccontano in maniera molto serena e leggera ciò che accade da queste parti. Di certo i post di questo diario seguono il ritmo del mio umore, ma forse a volte è giusto pubblicare la mia ricetta e raccontare anche il lato "imbronciato" della mia giornata... e soprattutto finché non arriverà l'Editore dei miei sogni che mi chiederà di fotografare, scrivere e cucinare con soli racconti di cenette deliziose, pic-nic gustosi e location esclusive, beh avrò sempre qualcosa di "umano" da appuntare quassù :-P
Ieri mi sono distratta con un classico sapore d'infanzia, chissà perché ancora non l'avevo annotato, questa volta "l'animale" proviene dal cortile del contadino quindi non me lo lascio scappare! 
Dritto in pentola e sotto l'obbiettivo! Spesso mi piace cucinare così il coniglio, ma considerato il piccolo commensale di soli due anni e valutati i mille ossicini di cui "peter rabbit" è composto, ho preferito il vecchio pollastro gentilmente offerto!





































 



Pollo, cipolline e olive verdi

Ingredienti:
1 kg di pollo o coniglio pulito e a pezzi
olio
farina
una decina di cipolline piccole
una costa di sedano a tocchetti
15-20 olive verdi (a me piacciono tanto)
qualche rametto di timo fresco
tre foglie d'alloro
un bicchiere di vino bianco
300 ml di brodo vegetale
sale e pepe in grani

ingredienti per il contorno:
1 kg patate
70 g burro
250 ml latte circa
sale

Cospargere di olio il fondo di una pentola capiente e scaldare, unire alloro e timo. Pulire ed infarinare i pezzi di carne, poi adagiarli nella pirofila, aggiungere poi le verdure pulite e tagliate. Lasciar prendere un po' di colore alla carne poi a fuoco vivace unire il bicchiere di vino bianco, lasciar evaporare bene poi abbassare un po' la fiamma e aggiungere un po' di brodo caldo. Dopo 15 minuti unire le olive, sale e pepe, proseguire la cottura rigirando il pollo di tanto in tanto affinché si cuocia in maniera uniforme e versando il brodo per mantenere sempre un sughetto abbondante.
Cuocere per un ora.
A parte lessare le patate in una casseruola con abbondante acqua e sale.
Dopo circa 40 minuti (dipende dalla dimensione delle patate, sono cotte quando uno stuzzicadente le penetra senza fatica) scolarle e con cautela sbucciarle: scottano!
Passarle bene, meglio se due volte e porre il tutto un un'altra pentola, unire il burro e lasciar sciogliere a fuoco medio, unire il latte gradatamente fino a raggiungere la consistenza desiderata... a me piace un po' denso.
Servire caldo con la carne, cospargendo tutto con un cucchiaio di sughetto!